...nella relazione introduttiva il prof. Enrico M. Sironi, ha evidenziato come l'input per tale scelta di campo sia venuto dal documento di studio Raccogliere i frutti…, a firma del card. W. Kasper, con l'intento di presentare una visione sinottica dei dialoghi bilaterali con i quattro ambiti ecclesiali accennati, al fine di stimolare nuovi dialoghi sulle questioni ancora aperte e ispirare un nuovo entusiasmo ecumenico, cioè un nuovo tipo di comportamento ecumenico e un maggiore livello di testimonianza comune. Se non c'è recezione non c'è vita e non si può pretendere di procedere verso il ristabilimento in pienezza visibile dell'unità che Cristo vuole per la sua Chiesa. È l'ora della recezione dei risultati dei dialoghi nell'insegnamento e nella prassi della Chiesa, il che non può certo limitarsi solo allo studio e all'interpretazione degli innumerevoli e ricchi testi da parte di specialisti del settore, ma implica anche l'accoglienza vitale di quanto vi è suggerito e ne è scaturito perché diventi patrimonio comune. Recezione è infatti azione creatrice che intende gettare ponti ed eliminare le distanze, mirando ad una meta precisa, quella di raggiungere il cuore della vita ecclesiale di tutti i credenti, perché una convergenza ecumenica sia realmente ricevuta con un consenso dichiarato. La storia della Chiesa del primo millennio, con lo straordinario insegnamento della sua complessa esperienza, può aiutare notevolmente a comprendere la portata, il valore e il problema provocante della recezione, peraltro presente nella sua coscienza e nella sua vita dalle origini, da sempre quindi messa alla prova nella concretezza delle situazioni e mai estinta. La Chiesa del primo millennio può suggerire e inspirare vie nuove, profetiche e coraggiose a favore di un retto e quindi non selvaggio cammino ecumenico attuale.